Come ogni anno, vi presentiamo gli ospiti che ci faranno compagnia in occasione della terza edizione del Forum. Anche stavolta gli interventi saranno di enorme prestigio; iniziamo con Gianfranco Matteoli, che può essere considerato, senza ombra di dubbio, uno dei più grandi e talentuosi centrocampisti nella storia del calcio italiano.
Nato a Nuoro nel 1959 ma cresciuto a Ovodda, dopo gli esordi col Como e vari prestiti nel 1985 passa alla Sampdoria; le ottime prestazioni nella squadra blucerchiata attirano l’interesse dell’Inter, che nel 1986 lo acquista e ne sancisce la definitiva consacrazione ai vertici del calcio italiano. Regista dai piedi straordinariamente eleganti, con una visione di gioco con pochi pari ed efficacissimo sui calci piazzati, Matteoli diventa una colonna della cosiddetta “Inter dei record” di Giovanni Trapattoni, detenendo a lungo un singolare primato: quello della rete più veloce nella storia della serie A, un magnifico pallonetto dopo 9 secondi dall’inizio del match in Inter-Cesena del 27 novembre 1988. Con l’Inter, Matteoli vince lo storico scudetto (soprannominato, appunto, “dei record”) del 1989 e, nello stesso anno, la Supercoppa Italiana; in una squadra che vedeva, tra gli altri, fior di campioni tra i quali basti citare Bergomi, Zenga, Matthaeus e Brehme.
Le eccellenti prestazioni in Serie A valsero, a Matteoli, anche diverse convocazioni sia in Nazionale maggiore che nell’Under 21; in un’epoca in cui arrivare a vestire la maglia azzurra era assai difficile, senz’altro molto più che adesso; non solo perché nel campionato italiano giocavano pochi stranieri, ma anche perché quello è stato un periodo d’oro del calcio italiano, ricco di campioni e con la tendenza a fare affidamento su un nucleo ben consolidato.
Nonostante queste grandi affermazioni sul palcoscenico nazionale e internazionale, possiamo, tuttavia, affermare che il ricordo di Gianfranco Matteoli da calciatore, per gli sportivi sardi, rimane scolpito soprattutto per gli indimenticabili anni trascorsi nel Cagliari. A partire dalla prima stagione in Serie A con Claudio Ranieri – nella quale si ricorda un meraviglioso gol su punizione al Sant’Elia contro il Milan di Sacchi, fondamentale per quella salvezza – Matteoli divenne capitano ed indiscusso leader in campo di quella squadra, capace di arrivare fino alla semifinale della Coppa Uefa 1993-94; quella che rimane l’ultima avventura europea rossoblu e senz’altro la più grande impresa nella storia del club dopo il glorioso scudetto del 1970.
Alla non comune visione di gioco in campo, Matteoli ha saputo unire un’altrettanto lungimirante visione nella scoperta dei talenti: pochi altri hanno avuto la capacità di individuare così tanti giovani diventati, poi, calciatori affermati e, per questa ragione, sia il Cagliari che l’Inter l’hanno scelto come osservatore.
Gianfranco Matteoli riveste, pertanto, le caratteristiche ideali per il tema proposto quest’anno: il fatto di essere un grande campione che proviene da un piccolo centro sardo e che ha sempre mostrato attenzione ai giovani, specie delle zone interne, lo rendono un ospite perfetto per la nostra discussione.